Sentenza

Il Tribunale Militare Internazionale venne aperto il 18 ottobre 1945 negli edifici della Corte Suprema di Berlino. La prima sessione venne presieduta dal giudice sovietico, Nikitchenko. I procuratori presentarono gli atti d’accusa contro i ventiquattro principali criminali di guerra e contro sei «organizzazioni criminali» – la leadership del partito nazista, le Schutzstaffel (SS), il Sicherheitsdienst (SD), la Gestapo, le Sturmabteilung (SA) e l’alto comando dell’esercito. Le imputazioni erano per:

1 – Cospirazione per commettere crimini contro la pace.

2 – Aver pianificato, iniziato e intrapreso delle guerre d’aggressione.

3 – Aver commesso crimini di guerra.

4 – Aver commesso crimini contro l’umanità.

La definizione di cosa costituisce un crimine di guerra venne successivamente recepita nei Principi di Norimberga, un documento scaturito da lì a poco per consolidare giuridicamente le norme introdotte in questi processi.

Considerando che Adolf Hitler, Benito Mussolini, Joseph Goebbels e Heinrich Himmler erano deceduti in data anteriore all’inizio del processo (tutti morti suicidi con l’esclusione di Mussolini che fu catturato e fucilato dai partigiani), Reinhard Heydrich era stato mortalmente ferito dai partigiani cecoslovacchi nel 1942 e che Adolf Eichmann e Josef Mengele erano riusciti a fuggire in America meridionale (Eichmann fu scovato e giustiziato dalla corte israeliana solo negli anni sessanta, mentre Mengele riuscì a scampare all’arresto fino a morte naturale avvenuta il 7 febbraio 1979).

Tutti gli imputati condannati a morte vennero impiccati il 16 ottobre 1946 (tranne Hermann Göring, che riuscì a suicidarsi il giorno prima dell’esecuzione con del cianuro di potassio), nel seguente ordine: von Ribbentrop, Keitel, Kaltenbrunner, Rosenberg, Frank, Frick, Streicher, Sauckel, Jodl, Seyß-Inquart. Il boia fu il sergente statunitense John C. Woods. I cadaveri dei gerarchi vennero poi cremati nei forni del lager di Dachau e le loro ceneri gettate nel Wenzbach.

Gli esperimenti medici condotti dai dottori tedeschi portarono alla creazione del codice di Norimberga per controllare i futuri processi che coinvolgevano esseri umani, e al cosiddetto processo ai dottori.

Il 1º ottobre 1946, i giudici del tribunale del processo di Norimberga condannarono le SS, dichiarandole un’organizzazione criminale. I giudici sottolinearono questa sentenza dichiarando che: le SS vennero usate per scopi che erano criminali, che comprendevano: la persecuzione e lo sterminio degli ebrei, brutalità ed esecuzioni nei campi di concentramento, eccessi nell’amministrazione dei territori occupati, l’amministrazione del programma di lavoro schiavistico e il maltrattamento e assassinio di prigionieri di guerra. La sentenza continuava dichiarando che il sospetto di crimini di guerra avrebbe coinvolto tutte le persone che erano state ufficialmente accettate come membri delle SS. che divennero o rimasero membri dell’organizzazione sapendo che veniva usata per commettere atti dichiarati criminali dall’articolo 6 dello statuto di Londra sui crimini di guerra .

Hermann Goering

Era il comandante in capo della Luftwaffe fino a quando, poco prima della conclusione della guerra, Hitler lo rimosse da ogni incarico politico e militare per aver tentato un colpo di stato. Era Maresciallo del Reich, ovvero la seconda carica politica della Germania nazista, quindi era il gerarca più importante tra i presenti al processo.

Colpevole per tutti e quattro i capi d’accusa.

Condannato a morte per impiccagione.

Non venne giustiziato perché riuscì a suicidarsi la notte prima dell’esecuzione con una capsula di cianuro. La corte decretò che il cadavere fosse cremato. Le ceneri vennero sparse in un «fiume imprecisato della Germania», o specificamente, secondo altri, le ceneri furono disperse nel Wenzbach, un affluente del fiume Isar.

Joachim Von Ribbentrop

Ministro degli Esteri del governo di Hitler dal 1938 al 1945.

Colpevole per tutti e quattro i capi d’accusa.

Condannato a morte per impiccagione.

Ideatore del Patto di Non Aggressione con l’Unione Sovietica (Molotov – Ribbentrop).

Martin Bormann

Segretario del Partito Nazista.

Colpevole per i capi di accusa 3 e 4.

Condannato a morte per impiccagione.

Fu condannato a morte in contumacia, in quanto non si avevano notizie di lui. Il suo corpo venne ritrovato solo nel 1972.

Rudolf Hess

Successore designato di Hitler a cui era stato dettato il “Mein kampf” durante la prigionia. Segretario del Partito Nazista fino al 1941.

Colpevole per i capi d’accusa 1 e 2.

Condannato all’ergastolo.

Fu l’unico imputato già detenuto durante la guerra; nel 1941 era volato in Scozia ed era stato imprigionato dai britannici.

Karl Dönitz

Großadmiral, comandante della Kriegsmarine dal 1943 e, dopo la morte di Hitler, presidente del Reich.

Colpevole per i capi d’accusa 2 e 3.

Condannato a 10 anni di prigione.

Successe a Hitler come presidente del Reich dopo la sua morte e firmò l’armistizio; molti tedeschi continuarono a chiamarlo Großadmiral anche dopo la fine della guerra, perché secondo la tradizione tedesca un ufficiale conserva sempre il suo titolo.

Alfred Rosenberg

Ideologo del Partito Nazista e padre delle teorie naziste.

Colpevole per tutti e quattro i capi d’accusa.

Condannato a morte per impiccagione.

«Protettore di territori occupati a est», ossia il Ministro responsabile per i territori occupati dal 1941. Fu impiccato il 16 ottobre 1946.

Hans Frank

Governatore del Governatorato Generale.

Colpevole per i capi d’accusa 3 e 4.

Condannato a morte per impiccagione.

Durante il processo espresse pentimento.

Wilhelm Keitel

Capo del Comando Supremo delle Forze Armate.

Colpevole per tutti e quattro i capi d’accusa.

Condannato a morte per impiccagione.

Nonostante la sua richiesta d’essere fucilato da soldato, fu impiccato come tutti gli altri condannati a morte.

Wilhelm Frick

Ministro degli Interni del governo di Hitler.

Colpevole per i capi d’accusa 2, 3 e 4.

Condannato a morte per impiccagione.

Responsabile delle Leggi Razziali di Norimberga.

Arthur Seyss-Inquart

Commissario dei Paesi Bassi occupati.

Colpevole per i capi di accusa 2, 3 e 4.

Condannato a morte per impiccagione.

Fu uno degli artefici dell’annessione dell’Austria.

Alfred Jodl

Secondo di Keitel era a capo dello staff del Comando Supremo delle Forze Armate.

Colpevole per tutti e quattro capi d’accusa.

Condannato a morte per impiccagione.

Il 28 febbraio 1953 fu assolto postumo da una corte tedesca che lo trovò non colpevole secondo il diritto internazionale. Tale sentenza di assoluzione fu annullata il 3 settembre 1953 dal ministro della Liberazione Politica della Baviera.

Ernst Kaltenbrunner

Massimo gerarca delle SS sopravvissuto alla guerra.

Colpevole per i capi d’accusa 3 e 4.

Condannato a morte per impiccagione.

Era subentrato ad Heydrich ucciso nel 1942. Responsabile degli Einsatzgruppen e dei campi di concentramento.

Robert Ley

Capo del DAF, fronte tedesco del lavoro.

Imputato per tutti e quattro i capi d’accusa.

Si suicidò prima dell’inizio del processo.

Si suicidò impiccandosi nella sua cella il 25 ottobre 1945, prima dell’inizio del processo.

Fritz Sauckel

Plenipotenziario del programma di sfruttamento del lavoro dei prigionieri.

Condannato per i capi d’accusa 3 e 4.

Condannato a morte per impiccagione.

Le sue ultime parole furono: «Muoio innocente. La mia sentenza è sbagliata. Dio protegga la Germania».

Krupp von Bohlen und Halbach

Uno tra i maggiori industriali tedeschi

Imputato per tutti e quattro i capi d’accusa.

Non processato per motivi di salute. nel 1948 il figlio venne condannato a 12 anni di prigione.

Kostantin von Neurath

Ministro degli Esteri del governo di Hitler fino al 1938 e Governatore del Protettorato di Boemia e Moravia.

Colpevole per tutti e quattro i capi d’accusa.

Condannato a 15 anni di prigione.

Nel 1943 in disaccordo con Hitler di dimise dai suoi incarichi. Fu rilasciato per motivi di salute il 6 novembre 1954.

Franz von Papen

Ambasciatore tedesco in Turchia.

Imputato per i capi d’accusa 1 e 2.

Assolto.

Fu cancelliere tedesco fino al 1932 e vice cancelliere dal 1933. Nel 1947 fu riconosciuto colpevole da una corte tedesca e condannato a 8 anni di lavori forzati.

Erich Raeder

Grandeammiraglio e comandante della Marina Tedesca fino al 1943.

Colpevole per i capi d’accusa 1, 2 e 3.

Condannato all’ergastolo.

Fu graziato il 26 settembre 1955 per motivi di salute.

Walter Funk

Ministro dell’Economia del governo Hitler.

Colpevole per i capi di accusa 2, 3 e 4.

Condannato all’ergastolo.

Successore di Schacht al comando della Reichsbank, fu graziato il 16 maggio 1957 per problemi di salute.

Hjalmar Horace Greeley Schacht

Presidente della Reichsbank prima della guerra e Ministro dell’Economia del Governo Hitler.

Colpevole per i capi d’accusa 1 e 2.

Assolto.

Durante il processo ammise la violazione del Trattato di Versailles.

Baldur von Shirach

Capo della Gioventù Hitleriana.

Colpevole per il capo d’accusa 4.

Condannato a 20 anni di prigione.

Durante il processo espresse pentimento.

Albert Speer

Ministro degli Armamenti del Governo Hitler.

Colpevole per i capi di accusa 3 e 4.

Condannato a 20 anni di prigione.

Fu responsabile degli armamenti e l’architetto favorito di Hitler.

Hans Fritzsche

Popolare commentatore radiofonico del regime.

Imputato per i capi di accusa 1, 2 e 3.

Assolto.

Era a capo del notiziario del ministero della propaganda. Fu processato al posto di Joseph Goebbels, morto suicida. Durante il processo espresse pentimento.

Julius Streicher

Giornalista, direttore del settimanale razzista “Der Sturmer”

Colpevole per il capo di accusa 4.

Condannato a morte per impiccagione.

Le sue ultime parole furono: «Questa è la mia celebrazione del Purim 1946. Sto andando da Adonai. I bolscevichi vi prenderanno tutti un giorno! Adele, mia cara moglie… Heil Hitler!»