Repubblica Ceca

Nella metà degli anni 30, la minoranza tedesca residente nell’area dei Sudeti al confine con la Germania iniziò a reclamare la propria autonomia. Nel 1935, Masaryk si dimise dall’incarico di presidente a causa di una malattia e il suo posto fu preso da Edvard Beneš. Nel settembre 1938, Germania, Gran Bretagna, Francia ed Italia firmarono il Patto di Monaco dando ad Hitler il diritto di invadere e reclamare la zona di confine cecoslovacca nonostante la Francia avesse precedentemente stipulato un trattato con la Cecoslovacchia promettendo aiuto in caso di aggressione militare. O nás bez nás (Su di noi, senza di noi) è divenuta una frase amaramente ricordata da tutti i cechi. Il 15 marzo 1939 la Cecoslovacchia fu invasa dall’esercito di Hitler. I territori lungo il confine furono annessi alla Germania ed il resto del paese fu occupato dalla Germania nazista fino alla fine della II guerra mondiale nel 1945. La fine della guerra giunse con la rivolta di Praga il 5 maggio 1945 e la conseguente liberazione di Praga da parte dell’Armata Rossa il 9 di maggio. I territori occidentali della Repubblica Ceca, Pilzen inclusa, furono liberati dall’esercito americano guidato dal Generale Patton.