Ans van Dijk

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Anna “Ans” van Dijk (Amsterdam, 24 dicembre 1905 – Weesperkarspel, 14 gennaio 1948) è stata una collaborazionista ebrea olandese che consegnò ebrei alla Germania nazista durante la seconda guerra mondiale. Fu l’unica donna olandese a essere giustiziata per crimini contro l’umanità.
Nasce ad Amsterdam da Aron van Dijk e Katjee Bin, entrambi di origini ebraiche. Nel 1928 sposa Bram Querido, e la coppia si separa nel 1935. Dopo la fine del suo matrimonio, intraprende una relazione omosessuale con una donna chiamata Miep Stodel. Apre inoltre un negozio di abbigliamento ad Amsterdam, chiamato Maison Evany.
Nel 1941, dopo l’invasione tedesca dei Paesi Bassi, l’attività sarà chiusa, conformemente alle restrizioni contro i cittadini ebrei. La domenica di Pasqua del 1943, è arrestata dal detective Paul Schaap, del Dipartimento Affari Ebraici della polizia di Amsterdam. In cambio del suo rilascio, decide di collaborare per la Gestapo. Fingendo di far parte della resistenza olandese, si offre di aiutare ebrei clandestini a trovare nascondigli o documenti falsi, intrappolando in questo modo, circa 135 persone, tra cui i suoi familiari. Di questi, un’ottantina circa morirà successivamente nei campi di concentramento e di sterminio.
Potrebbe essere indirettamente responsabile della morte di 700 persone. Molti sostengono l’ipotesi che sia il delatore misterioso che causò l’arresto di Anna Frank, il 4 agosto 1944.
Al termine della guerra, si trasferì a L’Aia, sulla costa settentrionale, dove fu arrestata a casa di un’amica nel 1945. Durante il processo, si giustificò dicendo di aver agito a tutela della sua persona. Venne fucilata il 14 febbraio 1948, dopo aver ricevuto il battesimo.