Sachsenburg

Sachsenburg era un campo di concentramento nazista nella Germania orientale, situato a Frankenberg, in Sassonia, vicino a Chemnitz. Insieme a Lichtenburg, fu tra i primi ad essere costruito dai nazisti e gestito dalle SS dal 1933 al 1937. Il campo era un mulino tessile abbandonato su quattro piani che fu rinnovato nel maggio del 1933 servì come struttura di “custodia protettiva” per dissidenti come i Testimoni di Geova, che si opposero al regime nazista.
Sachsenburg fu il primo campo di concentramento in cui le SS usavano triangoli colorati cuciti sugli abiti, così come i bracciali, per identificare le categorie di prigionieri. I dettagli sul funzionamento di Sachsenburg, conservati in 17 file (ciascuno contenente diverse centinaia di rapporti SS) dall’International Tracing Service, sono diventati disponibili per i ricercatori solo alla fine del 2006.
L’autore spagnolo Emilio Calderón afferma nel suo romanzo “La Bailarina y el Inglés” che nella città di Frankenberg i nazisti avevano una struttura televisiva che aiutò Subhas Chandra Bose, il capo assegnato dell’India dopo l’Endsieg, a propagare le sue idee ideologiche al suo connazionali in tutto il mondo. Bose era aperto ad aiutare i nazisti e i giapponesi per il movimento per la libertà indiano e seguì il principio di “Il nemico del nemico è tuo amico”. Il “Corps Freies Indien” e altre organizzazioni indiane a favore dell’indipendenza sarebbero state centrate lì.
Ciò è reso più preciso dalla Lexikon der Deutschen Wehrmacht: gli autori spiegano nei rispettivi articoli che Frankenberg era solo la seconda sede della Legione indiana, come la chiamano, dopo che era stata fondata. Successivamente fu spostato in un altro posto vicino a Dresda perché Frankenberg era un campo di addestramento militare troppo piccolo per ospitare un’unità che doveva crescere fino alla dimensione di due battaglioni.