Louis Vuitton

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Louis Vuitton (Lavans-sur-Valouse, 4 agosto 1821 – Parigi, 27 febbraio 1892), nel 1835 lasciò la sua città d’origine nel dipartimento francese del Giura. Due anni dopo giunse a Parigi e cominciò a lavorare come apprendista per il fabbricante di valigie Monsieur Marechal. Fondò il marchio omonimo nel 1854 e fu ben presto imitatissimo.
Nel 1867 il marchio partecipò all’esposizione universale di Parigi.
Nel 1885 Vuitton aprì il suo primo punto vendita estero, a Londra nella Oxford Street.
Al 1888 risale l’invenzione del pattern Damier Canvas, nel cui logo c’era scritto “marque L. Vuitton déposée”, ossia “marchio registrato L. Vuitton”. Nel 1892 Vuitton morì e l’amministrazione del gruppo passò a suo figlio Georges.
Per promuovere a livello internazionale la compagnia Georges Vuitton esibì i prodotti al Chicago’s World Fair del 1893. Nel 1896 Vuitton lanciò il celebre marchio Monogram che, ispirandosi al design orientale della tarda epoca vittoriana, affiancava le iniziali del fondatore (LV) ai simboli di fiori e quadrifogli. Nello stesso anno Georges visitò varie città degli Stati Uniti (New York, Filadelfia e Chicago) vendendo i prodotti Vuitton. Nel 1901 il gruppo lanciò la prima Steamer Bag.
Nel 1913 venne aperta la storica boutique negli Avenue des Champs-Élysées di Parigi. All’inizio della prima guerra mondiale Louis Vuitton aveva negozi a New York, Bombay, Washington, Londra, Alessandria d’Egitto e Buenos Aires. Negli anni successivi furono introdotte la Keepall Bag (1930) e la Noè (1932), creata originariamente con lo scopo di trasportare bottiglie di champagne, ma soprattutto uno dei modelli più venduti dalla griffe francese, la Speedy. Nel 1936 Georges Vuitton morì e suo figlio, Gaston-Louis Vuitton, assunse il controllo dell’azienda di famiglia. Durante la seconda guerra mondiale, la LV collaborò coi nazisti durante l’occupazione tedesca della Francia.