Lagisza

Un sottocampo creato all’inizio di settembre 1943 a Łagisza (Lagischa in tedesco) vicino a Będzin, dove la società tedesca Energie-Versorgung Oberschlesien (EVO) si preparava a costruire una centrale elettrica. I prigionieri, inizialmente numerati 300 e successivamente 500, furono alloggiati in quattro caserme; all’interno della recinzione c’erano anche un ambulatorio ambulatoriale, un’infermeria e tre caserme adibite a deposito.

I prigionieri hanno lavorato duramente per costruire un raccordo ferroviario che conduceva al cantiere, abbattendo case e annessi, scavando fossati e scaricando componenti di macchinari e materiale da costruzione. Il regista era SS-Unterscharführer Horst Czerwinski. Secondo i resoconti dei prigionieri, le guardie delle SS a Lagischa erano eccezionalmente brutali. Ci sono ripetute descrizioni di prigionieri che vengono picchiati con bastoni e mozziconi di fucile e costretti in acqua nel serbatoio di prevenzione incendi sul piazzale; quelli che tentarono di uscire furono respinti. Il presidio contava più di 30 uomini delle SS. Il picco di popolazione di prigionieri, 725, arrivò nell’agosto del 1944. Alla fine di settembre i piani per costruire la centrale furono accantonati e il sotto-campo liquidato, con alcuni prigionieri trasferiti a Sosnowitz e Neu-Dachs, e il resto ad Auschwitz I .