Montreuil-Bellay

Di 8 novembre 1941 a 16 gennaio 1945, La Francia ha trasformato il sito di Montreuil-Bellay (Maine-et-Loire) in un campo per “senzatetto, nomadi e aree fieristiche, di tipo romani”. In origine c’era il decreto legge del 6 aprile 1940 che proibiva il movimento dei nomadi sul territorio francese per tutta la durata della guerra come sospettato di essere o diventare spie.
Rivista francese in polvere situata nel Maine-et-Loire a circa quindici chilometri da Saumur, trasformata in uno stalag dai tedeschi il 21 giugno 1940, questo sito di 5 ettari fu poi trasformato dal regime di Vichy in un “campo di concentramento regionale” specifico per i Rom. In effetti, i tedeschi riorganizzarono i campi per evitare la convivenza nello stesso posto di internati di origini diverse (zingari ed ebrei per esempio) e anche per ridurre il numero di guardie. L’8 novembre 1941, il “campo di concentramento nomade di Montreuil-Bellay” fu creato ufficialmente per ospitare i 258 internati del campo di Morellerie (Indre-et-Loire) che fu chiuso su richiesta delle autorità tedesche. Il 2 dicembre, i 213 internati del campo di Coray (Finistère) furono trasferiti a Montreuil.
La prima incursione della Roma arriva al campo8 novembre 1941. L’ultimo lo lascia dentrogennaio 1945per il campo Jargeau e il campo Alliers dove vengono rilasciati solo a Marzo 1946. Anche i vagabondi a Nantes furono internati nel 1942. 3.000 persone sono passate attraverso questo campo che ha contato fino a 1.096 internatiAgosto 1942.
Il 16 gennaio 1945, gli ultimi nomadi vengono trasferiti al Camp des Alliers (50 persone) ad Angoulême e al Camp de Jargeau (285 persone).
Dopo il trasferimento dei “nomadi”, in gennaio 1945, il campo è utilizzato per l’internamento di civili tedeschi.