Bročica

Era un sottocampo di Jasenovac (denominato anche Jasenovac II). Il filo nero e irto si alzava in fitte file ad un’altezza di oltre tre metri. L’impenetrabile recinto di filo metallico delimitava una regolare area quadrata di terra, i cui lati erano lunghi circa cinquecento metri. Ciascuno dei quattro angoli era dominato da una torre su palafitte, che dominava il campo, e da un’alta casa di guardia, da cui sporgeva una pesante mitragliatrice. Nel mezzo del campo c’erano tre baracche rotte, fatte di vecchie assi. Da un lato c’era una quarta, più piccola caserma, dove erano alloggiati il personale del campo e l’ufficio. Qui sono arrivati moltissimi abitanti e cittadini serbi, colonne di giovani croati, operai e intellettuali, ebrei, studenti, commercianti e artigiani. La morte era per lavoro, ma non riuscirono ad uccidere tutti gli internati.