Jan Hartman

Jan Hartman (1887-1969) fu un fascista e collaboratore olandese durante la seconda guerra mondiale. Dopo la guerra, è stato attivo nella politica di estrema destra ed è stato uno dei due fondatori dello Stichting Oud Politieke Delinquenten (“Foundation of Ex Political Delinquents”; abbreviato SOPD), un’organizzazione di destra fondata da e per un tempo in carcere e condannati criminali di guerra e collaboratori.
Hartman è nato a Beilen e da giovane ha trascorso del tempo in Germania. Negli anni ’30 si unì all’NSB e lavorò nella propaganda, e nel 1941 si offrì volontario con le Waffen-SS e (come Paul van Tienen) vide l’azione sul fronte orientale.
Dopo la guerra Hartman fu condannato a dieci anni ma fu rilasciato all’inizio, nel 1950, in libertà vigilata. Ha fondato la SOPD insieme a Jan Wolthuis nel 1951. Hartman è diventato segretario dell’organizzazione. Il SOPD è stato il primo e la più grande delle organizzazioni collaborative del paese, “contando forse un centinaio di ex internati”. Nel 1952 lui e Wolthuis hanno avuto un ruolo mai completamente spiegato nella fuga di sette criminali di guerra condannati dai Koepelgevangenis a Breda, tra cui Klaas Carel Faber.
A partire dalla metà degli anni ’50, Hartman fu particolarmente attivo nei tentativi di riabilitazione e assistenza ai veterani del fronte orientale. Dopo la sua morte nel 1969, fu istituita una Jan Hartman Foundation (Jan Hartman Stichting); sosteneva di essere un’istituzione di beneficenza per ex “delinquenti politici”, offrendo vari tipi di assistenza incluso il patrocinio. Il tentativo di fondare una Jan Hartman House negli anni ’70 (come una specie di Bronbeek per i volontari del Fronte Orientale) non ebbe successo.