Georgia

Nell’agosto del 1941, durante la seconda guerra mondiale, i nazisti invasero l’URSS anche per cercare di raggiungere i giacimenti di petrolio del Caucaso; gli eserciti di paesi dell’Asse non riuscirono tuttavia ad arrivare in Georgia. Quasi 700.000 georgiani combatterono nell’armata rossa contro i nazisti, e di questi circa 350.000 furono uccisi. L’appello di Stalin all’unità patriottica e le efferatezze dei nazisti offuscarono per un attimo le aspirazioni del nazionalismo georgiano. Successivamente, la politica di de-stalinizzazione di Kruscev fu seguita da un’ondata di critica generale che coinvolse la cultura e la gente georgiana, di cui Stalin faceva parte. Il 9 marzo 1956 centinaia di studenti non-georgiani furono uccisi quando dimostrarono contro la politica sciovinista del governo georgiano.