Altri Processi

La Conferenza di Mosca del 1943, che si tenne dal 18 all’11 novembre al Cremlino, fu una serie di incontri tra i ministri degli Esteri del Regno Unito, degli Stati Uniti, della Cina e dell’Unione Sovietica.
Nella loro dichiarazione, i ministri hanno discusso quali misure dovevano essere prese per porre fine alla guerra con le potenze dell’Asse e come cooperare pacificamente durante questo periodo. È stata inoltre presa una decisione a favore del ripristino della democrazia in Italia.
DICHIARAZIONE COMUNE DI QUATTRO NAZIONI
I governi degli Stati Uniti d’America, del Regno Unito, dell’Unione Sovietica e della Cina;
Uniti nella loro determinazione, in conformità con la dichiarazione delle Nazioni Unite del gennaio 1942 e successive dichiarazioni, di continuare le ostilità contro quei poteri dell’Asse con cui sono rispettivamente in guerra fino a quando tali poteri non hanno deposto le loro armi sulla base di condizioni incondizionate resa;
Consapevoli della propria responsabilità di assicurare la liberazione di sé stessi e dei popoli alleati con loro dalla minaccia dell’aggressione;
Riconoscendo la necessità di assicurare una transizione rapida e ordinata dalla guerra alla pace e di stabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali con la minima diversione delle risorse umane ed economiche del mondo per gli armamenti;
Dichiarare congiuntamente:Che la loro azione unita, impegnata a perseguire la guerra contro i loro rispettivi nemici, continuerà per l’organizzazione e il mantenimento della pace e della sicurezza.

Che quelli di loro in guerra con un nemico comune agiranno insieme in tutte le questioni relative alla resa e al disarmo di quel nemico.

Che prenderanno tutte le misure da loro ritenute necessarie per provvedere contro qualsiasi violazione dei termini imposti al nemico.

Che riconoscano la necessità di stabilire al più presto possibile un’organizzazione internazionale generale, basata sul principio dell’uguaglianza sovrana di tutti gli stati amanti della pace, e aperta all’adesione di tutti questi stati, grandi e piccoli, per il mantenimento di pace e sicurezza internazionali.

Che al fine di mantenere la pace e la sicurezza internazionali in attesa del ristabilimento della legge e dell’ordine e dell’inaugurazione di un sistema di sicurezza generale, si consulteranno tra loro e, a seconda delle circostanze, con altri membri delle Nazioni Unite, con un in vista di un’azione comune a nome della comunità delle nazioni.

Che dopo la cessazione delle ostilità non impiegheranno le loro forze militari all’interno dei territori di altri stati, tranne per gli scopi previsti nella presente dichiarazione e previa consultazione congiunta.

Che conferiranno e coopereranno tra loro e con gli altri membri delle Nazioni Unite per raggiungere un accordo generale praticabile riguardo alla regolamentazione degli armamenti nel dopoguerra.
DICHIARAZIONE RIGUARDANTE L’ITALIA
I Segretari degli Esteri degli Stati Uniti, del Regno Unito e dell’Unione Sovietica hanno stabilito che i loro tre governi sono in completo accordo sul fatto che la politica degli Alleati nei confronti dell’Italia deve essere basata sul principio fondamentale secondo cui il fascismo e tutta la sua influenza e configurazione malvagie devono essere completamente distrutti e che al popolo italiano verrà data ogni opportunità di creare istituzioni governative e di altro tipo basate su principi democratici.
I Segretari degli Esteri degli Stati Uniti e del Regno Unito dichiarano che l’azione dei loro governi costituisce l’inizio dell’invasione del territorio italiano, nella misura in cui le esigenze militari primarie lo hanno permesso, si è basata su questa politica.
Per promuovere questa politica in futuro, i Segretari degli Esteri dei tre governi concordano sull’importanza delle seguenti misure che dovrebbero essere attuate:

È essenziale che il governo italiano sia reso più democratico dall’inclusione dei rappresentanti di quelle sezioni del popolo italiano che si sono sempre opposte al fascismo.

La libertà di parola, di culto religioso, di credo politico, di stampa e di incontro pubblico sarà ripristinata in piena misura al popolo italiano, che avrà il diritto di formare gruppi politici antifascisti.

Tutte le istituzioni e organizzazioni create dal regime fascista saranno soppresse.

Tutti gli elementi fascisti o filo-fascisti devono essere rimossi dall’amministrazione e dalle istituzioni e organizzazioni di carattere pubblico.

Tutti i prigionieri politici del regime fascista saranno liberati e accordati la piena amnistia.

Devono essere creati organi democratici del governo locale.

I capi fascisti e i generali dell’esercito noti o sospettati di essere criminali di guerra devono essere arrestati e consegnati alla giustizia.
Nel redigere questa dichiarazione, i tre segretari stranieri riconoscono che finché le operazioni militari attive proseguiranno in Italia, il momento in cui è possibile dare piena efficacia ai principi sopra indicati sarà determinato dal comandante in capo sulla base di istruzioni ricevuto attraverso i capi combinati del personale.
I tre governi, parti della presente dichiarazione, su richiesta di ciascuno di essi si consulteranno in merito. Resta inoltre inteso che nulla in questa risoluzione è quello di operare contro il diritto del popolo italiano alla fine di scegliere la propria forma di governo.
DICHIARAZIONE SULL’AUSTRIA
I governi del Regno Unito, dell’Unione Sovietica e degli Stati Uniti d’America concordano sul fatto che l’Austria, il primo paese libero a essere vittima dell’aggressione di Hitlerite, sarà liberato dal dominio tedesco.
Considerano l’annessione imposta all’Austria dalla Germania il 15 marzo 1938, come nulla. Si considerano in alcun modo vincolati da eventuali addebiti effettuati in Austria da quella data. Dichiarano che desiderano vedere ristabilita un’Austria libera e indipendente e quindi aprire la strada al popolo austriaco stesso, nonché a quegli Stati limitrofi che dovranno affrontare problemi simili, per trovare quella sicurezza politica ed economica che è l’unica base per una pace duratura. Si ricorda all’Austria,
DICHIARAZIONE SULLE ATROCITÀ
Firmata dal presidente Roosevelt, dal primo ministro Churchill e dal premier Stalin
Il Regno Unito, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica hanno ricevuto da più parti prove di atrocità, massacri ed esecuzioni di massa a sangue freddo che sono state perpetrate dalle forze di Hitlerite in molti dei paesi che hanno invaso e da cui sono ora costantemente espulso. Le brutalità del dominio nazista non sono una novità, e tutti i popoli o i territori in preda al terrore hanno sofferto della peggiore forma di governo. La novità è che molti dei territori vengono ora riscattati dagli eserciti in avanzamento degli eserciti in avanzamento delle potenze liberatrici, e che nella loro disperazione gli Hitleriti e gli Unni in procinto di raddoppiare raddoppiano le loro crudeltà spietate. Ciò è ora evidenziato con particolare chiarezza dai mostruosi crimini sul territorio dell’Unione Sovietica che viene liberato da Hitleriti e sul territorio francese e italiano. e che nella loro disperazione gli Hitleriti e gli Unni indietreggiano raddoppiano le loro crudeltà spietate. Ciò è ora evidenziato con particolare chiarezza dai mostruosi crimini sul territorio dell’Unione Sovietica che viene liberato da Hitleriti e sul territorio francese e italiano. e che nella loro disperazione gli Hitleriti e gli Unni indietreggiano raddoppiano le loro crudeltà spietate. Ciò è ora evidenziato con particolare chiarezza dai mostruosi crimini sul territorio dell’Unione Sovietica che viene liberato da Hitleriti e sul territorio francese e italiano.
Di conseguenza, le suddette tre potenze alleate, parlando nell’interesse delle trentadue Nazioni Unite, con la presente dichiarano solennemente e danno pieno avvertimento della loro dichiarazione come segue:
Al momento della concessione di qualsiasi armistizio a qualsiasi governo che potesse essere istituito in Germania, quegli ufficiali e uomini tedeschi e membri del partito nazistache sono stati responsabili o hanno preso parte consenziente alle suddette atrocità, massacri ed esecuzioni saranno rispediti nei paesi in cui sono state compiute le loro abominevoli azioni affinché possano essere giudicati e puniti secondo le leggi di questi paesi liberati e di governi liberi che verranno eretti al suo interno. Gli elenchi saranno compilati in tutti i dettagli possibili da tutti questi paesi tenendo conto in particolare delle parti invase dell’Unione Sovietica, della Polonia e della Cecoslovacchia,
Pertanto, i tedeschi che prendono parte alle sparatorie all’ingrosso di ufficiali polacchi o all’esecuzione di ostaggi francesi, olandesi, belgi o norvegesi di contadini cretesi, o che hanno partecipato a massacri inflitti al popolo polacco o in territori dell’Unione Sovietica che sono ora spazzati via dal nemico, sapranno che saranno riportati sulla scena dei loro crimini e giudicati sul posto dai popoli che hanno oltraggiato.
Lascia che quelli che fino ad ora non si sono imbrigliati le mani con sangue innocente guardino se non si uniscono ai ranghi dei colpevoli, poiché sicuramente i tre poteri alleati li perseguiteranno fino ai confini più estremi della terra e li consegneranno ai loro accusatori affinché la giustizia può essere fatto.
La suddetta dichiarazione non pregiudica il caso dei criminali tedeschi i cui reati non hanno una particolare localizzazione geografica e che saranno puniti con decisione congiunta del governo degli Alleati.

ACCORDO da parte del governo del STATI UNITI D’AMERICA, il governo provvisorio della Repubblica francese, il governo del REGNO UNITO DI GRAN BRETAGNA E IRLANDA DEL NORD e il governo della Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche per il perseguimento e la repressione dei criminali di guerra dell’ASSE.
CONSIDERANDO che di volta in volta le Nazioni Unite hanno dichiarato l’intenzione di consegnare alla giustizia i criminali di guerra;
E CONSIDERANDO che la Dichiarazione di Mosca del 30 ottobre 1943 sulle atrocità tedesche nell’Europa occupata affermava che gli ufficiali e gli uomini tedeschi e i membri del Partito nazista che erano stati responsabili o hanno preso parte consenziente alle atrocità e ai crimini saranno rinviati ai paesi in cui sono state compiute le loro abominevoli azioni affinché possano essere giudicati e puniti secondo le leggi di questi paesi liberati e dei governi liberi che saranno creati in essi;
E CONSIDERANDO che la presente Dichiarazione è stata fatta salva il caso dei principali criminali i cui reati non hanno una particolare posizione geografica e che saranno puniti con la decisione congiunta dei Governi degli Alleati;
ADESSO QUINDI il governo degli Stati Uniti d’America, il governo provvisorio della Repubblica francese, il governo del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e il governo dell’Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche (di seguito “i firmatari”) che agiscono nell’interesse di tutte le Nazioni Unite e dai loro rappresentanti debitamente autorizzati a questo fine hanno concluso il presente Accordo.
Articolo 1.
Dopo aver consultato il Consiglio di controllo per la Germania, sarà istituito un Tribunale militare internazionale per il processo a criminali di guerra i cui reati non hanno una particolare posizione geografica, sia che siano accusati individualmente o nella loro qualità di membri delle organizzazioni o gruppi o in entrambe le capacità.
Articolo 2.
La costituzione, la giurisdizione e le funzioni del Tribunale militare internazionale sono quelle stabilite nella Carta allegata al presente Accordo, la cui Carta costituisce parte integrante del presente Accordo.
Articolo 3.
Ciascuno dei firmatari deve prendere le misure necessarie per rendere disponibili le indagini sulle accuse e processare i principali criminali di guerra detenuti da loro che devono essere processati dal Tribunale militare internazionale. I firmatari si adoperano inoltre al massimo per mettere a disposizione le indagini sulle accuse e il processo dinanzi al Tribunale militare internazionale dei maggiori criminali di guerra che non si trovano nei territori di nessuno dei firmatari.
Articolo 4.
Nessuna disposizione del presente Accordo pregiudica le disposizioni stabilite dalla Dichiarazione di Mosca in merito al ritorno dei criminali di guerra nei paesi in cui hanno commesso i loro crimini.
Articolo 5.
Qualsiasi governo delle Nazioni Unite può aderire al presente accordo mediante notifica data attraverso il canale diplomatico al governo del Regno Unito, il quale informerà gli altri governi firmatari e aderenti di ciascuna di tali aderenze.
Articolo 6.
Nessuna disposizione del presente Accordo pregiudica la giurisdizione o i poteri di qualsiasi tribunale nazionale o di occupazione istituito o da istituire in qualsiasi territorio alleato o in Germania per il processo a criminali di guerra.
Articolo 7.
Il presente Accordo entrerà in vigore il giorno della firma e rimarrà in vigore per il periodo di un anno e continuerà successivamente, fatto salvo il diritto di ogni Firmatario di dare, attraverso il canale diplomatico, un preavviso di un mese di intenzione di risolverlo. Tale risoluzione non pregiudica eventuali procedimenti già intrapresi o eventuali conclusioni già effettuate ai sensi del presente Accordo.
IN FEDE DI CHE i Sottoscritti hanno firmato il presente Accordo.
FATTO in quadruplicato a Londra l’8 agosto 1945, ciascuno in inglese, francese e russo e ogni testo ha la stessa autenticità.
Per il governo degli Stati Uniti d’America
Robert H. Jackson
Per il governo provvisorio della Repubblica francese
Robert Falco
Per il governo del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord
Jowitt C.
Per il governo dell’Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche
I. Nikitchenko
A. Trainin