Campo di Isernia

È allestito nelle’ex Convento delle Benedettine, ubicato sulla strada principale della cittadina, con una capienza di circa 120 posti, in 4 camerate al piano terra ed altrettante al primo piano. In verità, la capienza risulta inferiore, in quanto alcuni locali vengono ceduti alla vicina scuola.
La Direzione è affidata ad un Commissario di Polizia (il primo è trasferito per punizione a Casacalenda in seguito alla fuga di due internati stranieri –uno jugoslavo ed un rimeno). La vigilanza è affidata ad alcuni Carabinieri e Poliziotti (con compiti prevalentemente amministrativi).
Gli internati appartengono ad varie categorie:sudditi nemici,ebrei stranieri,ex Jugoslavi, allogeni della Venezia Giulia ed italiani pericolosi. 
Nell’estate 1941, è acquisita una sala cinematografica, con il pavimento in legno, nella quale vengono sistemati gli ebrei trasferiti da Agnone, i quali, ben presto protestano per le ristrettezze dello spazio e per le precarie condizioni igieniche e chiedono, il 19 settembre, l’intervento del Nunzio Apostolico (l’Ambasciatore del Vaticano presso lo Stato italiano) per essere trasferiti a Notaresco (Teramo) o a Campagna (Salerno). Il loro trasferimento è sollecitato anche dal Prefetto di Campobasso. Pertanto, dal 9 gennaio 1942, gli ebrei stranieri vengono trasferiti a Ferramonti di Tarsia (Cosenza) ed al loro posto arrivano ex Jugoslavi.
Dopo l’8 settembre, il Campo non è chiuso ed alcuni internati muoiono in seguito al bombardamento della città del 12 settembre.