Altre Vittime

OMOSESSUALI

Gli omosessuali erano un altro dei gruppi presi di mira durante l’olocausto. Ad ogni modo il partito nazista non fece mai nessun tentativo di sterminare tutti gli omosessuali; in base alle prime leggi naziste, essere omosessuali in sé non era un motivo sufficiente per l’arresto, occorreva avere compiuto qualche atto omosessuale, punibile in base al paragrafo 175. Dopo la fine delle SA e il trionfo delle SS, però, la persecuzione si aggravò, anche se rimase sempre limitata agli omosessuali tedeschi, ariani. Erano questi che rifiutando di unirsi alle donne intralciavano la crescita della “razza ariana”. I nazisti si disinteressarono in genere degli omosessuali maschi di altri popoli considerati inferiori, per concentrarsi e tentare di “curare” i maschi tedeschi.

Alcuni membri eminenti dei vertici nazisti, come Ernst Röhm, erano conosciuti dai loro stessi compagni di partito come omosessuali, il che può rendere conto del fatto che la dirigenza nazista diede segnali contrastanti su come trattare con gli omosessuali. Alcuni dei leader volevano chiaramente il loro sterminio, mentre altri si limitavano a chiedere un rafforzamento delle leggi contro gli atti omosessuali, ma per il resto permisero agli omosessuali di vivere come gli altri cittadini.

Le stime sul numero di omosessuali internati con il triangolo rosa e uccisi variano molto. Si va da un minimo di 10.000 fino a un massimo di 600.000. Questo ampio intervallo dipende in parte dal criterio adottato dai ricercatori per classificare le vittime: se solo omosessuali o anche appartenenti ad altri gruppi sterminati dai nazisti (ebrei, rom, dissidenti politici). In aggiunta a questo, le registrazioni delle ragioni per l’internamento risultano non esistenti in molte aree.

ZINGARI

La campagna Hitleriana di genocidio nei confronti dei popoli zigani principalmente Rom e Sinti dell’Europa venne vista da molti come un’applicazione particolarmente bizzarra della “scienza razziale” nazista. Gli antropologi tedeschi erano disorientati dalla contraddizione che gli zingari erano discendenti degli originali invasori ariani dell’India, che tornarono poi in Europa. Ironicamente, questo li rendeva, in pratica se non in teoria, non meno ariani della stessa gente tedesca.

Come risultato, nonostante le misure discriminatorie, alcuni gruppi di Rom, comprese le tribù tedesche dei Sinti e dei Lalleri, vennero risparmiati dalla deportazione e dalla morte. I restanti gruppi zingari soffrirono all’incirca come gli ebrei (e in alcuni casi vennero degradati ancor più degli ebrei). Nell’Europa Orientale, gli zingari venivano deportati nei ghetti ebraici, uccisi dagli Einsatzgruppen delle SS nei loro villaggi, o deportati e gasati ad Auschwitz e Treblinka.

TESTIMONI DI GEOVA

I testimoni di Geova, malgrado la “dichiarazione dei fatti” del 1933 indirizzata dai testimoni di Geova al governo tedesco in cui si richiamava l’attenzione di Hitler sul fatto che “Ci sia consentito richiamare l’attenzione sul fatto che in America, dove i nostri libri furono scritti, cattolici ed ebrei si sono alleati nel denigrare il governo nazionale tedesco e nel tentativo di boicottare la Germania a motivo dei principi sostenuti dal partito nazionalsocialista”, furono tra i primi a essere presi di mira dallo Stato nazionalsocialista con la deportazione nei campi di concentramento. Essi rifiutavano il coinvolgimento nella vita politica, non volevano dire “Heil Hitler” né servire nell’esercito tedesco. Nel 1933, la comunità religiosa fu messa al bando e la sua opera di predicazione fu messa fuorilegge. Nell’agosto del 1942, constatando che tutte le misure più drastiche non erano servite né a bloccare le loro attività né a impedire le loro iniziative, Hitler stesso dichiarò con fervore in un discorso che “questa genìa deve essere eliminata dalla Germania”. Pur subendo numerosi colpi mortali, i testimoni di Geova non furono sterminati. Da 25.000 all’epoca dell’ascesa al potere nazista, dopo la capitolazione del Reich si contavano ancora 7.000 attivi evangelizzatori. I testimoni di Geova nei campi di concentramento erano identificati con il Triangolo Viola. Mentre gli altri erano condannati senza alcuna possibilità di salvezza per motivi razziali, politici o morali, solo per i testimoni di Geova era prevista l’opzione della liberazione dal campo di concentramento attraverso una semplice firma di abiura. Pochi però la firmarono, la maggior parte decise di non scendere a compromessi.

GENERALPLAN OST

Le popolazioni slave erano tra gli obiettivi dei nazisti, soprattutto per quanto riguarda gli intellettuali e le persone eminenti, anche se ci furono alcune esecuzioni di massa e istanze di genocidio (gli ustascia croati ne sono l’esempio più noto). Durante l’Operazione Barbarossa, l’invasione tedesca dell’Unione Sovietica del 1941-1944, milioni di prigionieri di guerra russi vennero sottoposti ad arbitraria esecuzione sul campo dalle truppe tedesche, in particolare dalle note Waffen SS, o vennero spediti nei molti campi di sterminio per l’esecuzione, semplicemente perché erano di estrazione slava. Migliaia di contadini russi vennero annichiliti dalle truppe tedesche più o meno per le stesse ragioni.

AKTION T4

Il 24 agosto 1941, Adolf Hitler ordinò la fine del Programma T4 sull’eugenetica nazista, l’uccisione sistematica, definita dai nazionalsocialisti «eutanasia», dei malati di mente e i portatori di disabilità a causa di proteste da parte della popolazione tedesca.

DISSIDENTI

L’eliminazione dei dissidenti politici iniziò già nel 1933 con l’apertura del campo di concentramento di Dachau, ed ebbe il suo culmine nel 1944, con l’annientamento quasi completo della resistenza tedesca in seguito al fallito attentato a Hitler del 20 luglio 1944.

I TRIANGOLI

I prigionieri, al loro arrivo, erano obbligati a indossare dei triangoli colorati sugli abiti, che qualificavano visivamente il tipo di «offesa» per la quale erano stati internati. I più comunemente usati erano:

Giallo: ebrei (due triangoli sovrapposti a formare una stella di David, talvolta con la parola Jude, “giudeo”, scritta sopra)

Rosso: oppositori politici

Verde: criminali comuni

Viola: testimoni di Geova

Blu: emigrati, ossia gli oppositori fuoriusciti

Marrone: zingari

Nero: i cosiddetti “asociali”, ossia lesbiche, prostitute, malati di mente, eccetera

Rosa: uomini omosessuali, o ritenuti tali.