Karl Linnas

Karl Linnas (6 agosto 1919, Tartu – 2 luglio 1987) era un estone condannato alla pena capitale durante i processi per l’olocausto in Estonia sovietica nel 1961-1962. In seguito fu deportato dagli Stati Uniti nell’Unione Sovietica nel 1987.
Linnas fu processato in contumacia e condannato a morte da una corte sovietica nel 1962 con l’accusa che durante l’occupazione tedesca, tra il 1941 e il 1943, era il comandante di un campo di concentramento nazista a Tartu e aveva sparato personalmente a civili innocenti: uomini, donne e bambini. Dopo che gli eserciti sovietici spinsero i tedeschi fuori dall’Estonia, Linnas combatté con l’esercito tedesco e fu ferito nel 1944. Poi rimase nei campi per sfollati in Germania fino all’emigrazione negli Stati Uniti nel 1951.
Linnas ha lavorato come perito agrario, vivendo tranquillamente a Greenlawn, New York, fino al 1979, quando i funzionari dell’immigrazione statunitensi lo hanno accusato di aver rilasciato dichiarazioni false per ottenere l’ingresso negli Stati Uniti.
Nel 1981 il tribunale distrettuale federale di Westbury, New York, spogliò Linnas all’età di 62 anni della sua cittadinanza americana per aver mentito 30 anni prima ai funzionari dell’immigrazione sul suo passato nazista. I crimini di Linnas, ha affermato il giudice, “erano tali da offendere la decenza di qualsiasi società civile”. Una corte d’appello federale del 1986 confermò il suo ordine di espulsione, dichiarando che le prove contro l’imputato erano “schiaccianti e in gran parte non contestate”.
Il 20 aprile 1987, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha rifiutato di ascoltare un appello finale. A quel punto Linnas fu trasportato in aereo nell’Unione Sovietica e quasi tre mesi dopo morì in un ospedale della prigione di Leningrado in attesa del processo (2 luglio 1987). Linnas divenne il secondo americano naturalizzato ad essere inviato in Unione Sovietica per affrontare una condanna a morte in sospeso, dopo Feodor Fedorenko, la cui esecuzione avvenne nel 1987, lo stesso anno della deportazione di Linnas.