Polonia

Il 1° settembre 1939 i tedeschi invasero la Polonia. Per giustificare tale azione, i propagandisti nazisti sostenevano, falsamente, che la Polonia avesse pianificato, con le alleate Gran Bretagna e Francia, di circondare e smembrare la Germania e che i polacchi perseguitavano i cittadini di etnia tedesca. Le SS, in collusione con l’esercito tedesco, organizzarono un falso attacco polacco contro una stazione radio tedesca. Hitler sfruttò poi questa azione per lanciare una campagna di “ritorsione” contro la Polonia.
La Polonia mobilitò l’esercito tardi e considerazioni di natura politica costrinsero il suo esercito a dispiegarsi in modo svantaggioso. I polacchi erano inoltre in condizioni di notevole inferiorità numerica. Nonostante combattesse tenacemente infliggendo gravi perdite ai tedeschi, l’esercito polacco venne sconfitto nel giro di qualche settimana. Dalla Prussia orientale e dalla Germania a nord e dalla Slesia e dalla Slovacchia a sud, le unità tedesche, con oltre 2.000 carri armati e oltre 1.000 aerei, sfondarono le difese polacche lungo il confine e avanzarono verso Varsavia, in un massiccio attacco di accerchiamento. Dopo pesanti bombardamenti aerei e terrestri, Varsavia si arrese ai tedeschi il 27 settembre 1939. Gran Bretagna e Francia, fedeli all’accordo a garanzia del confine polacco, avevano intanto dichiarato guerra alla Germania il 3 settembre 1939. L’Unione Sovietica invase la Polonia orientale il 17 settembre 1939. Gli ultimi strascichi di resistenza terminarono il 6 ottobre. La linea di demarcazione per la spartizione della Polonia occupata dai tedeschi e dai sovietici seguiva il corso del fiume Bug.
Nell’ottobre 1939, la Germania annetté direttamente gli ex territori polacchi situati lungo il confine orientale tedesco: la Prussia occidentale, Poznań, l’Alta Slesia, e l’ex Città libera di Danzica. Il resto della Polonia occupata dai tedeschi (comprese le città di Varsavia, Cracovia, Radom e Lublino) fu organizzato con il cosiddetto Generalgouvernement (governo generale) sotto la guida di un governatore generale civile, l’avvocato del partito nazista Hans Frank.
La Germania nazista occupò il resto della Polonia quando invase l’Unione Sovietica, nel giugno 1941. La Polonia rimase sotto l’occupazione tedesca fino al gennaio 1945.